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Un appuntamento dal dentista è meglio che giocare a "God of War"

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Quando ho comprato il primo videogioco di God of War, ero entusiasta all'idea di giocarci, perché finalmente c'era un gioco basato sulla mitologia greca che stava ricevendo recensioni entusiastiche. Sembrava un gioco da comprare assolutamente. Mitologia era una delle mie materie preferite al l...

God of War
Quando ho comprato il primo videogioco di God of War, ero entusiasta all’idea di giocarci, perché finalmente c’era un gioco basato sulla mitologia greca che stava ricevendo recensioni entusiastiche. Sembrava un gioco da comprare assolutamente.

Mitologia era una delle mie materie preferite al liceo. Con il tempo, ho perso l’interesse. Di conseguenza, preferirei fissare un appuntamento dal dentista, piuttosto che giocare nuovamente un secondo a God of War.

I problemi con il gioco si sono verificati alla velocità della luce: Kratos non è un protagonista intrigante, il layout del controller è scomodo, la visuale della telecamera non è strutturata bene e la trama era banale, paragonata a quello che ho letto nei siti di riviste come IGN.

Dieci minuti dopo aver inserito il gioco nella mia PS2, ho desiderato non aver mai pensato che il personaggio sulla copertina, Kratos appunto, sembrasse un tipo interessante con il quale combattere contro qualche dio. In realtà, la sua rabbia contro Ares, per aver sterminato la sua famiglia è mal strutturata. Tutti i tipi tosti hanno un modo personale di sfoggiare la loro pazzia, mentre Kratos semplicemente corre da una parte all’altra con le sue armi, perlopiù le Lame del Chaos, decapitando chiunque gli capiti a tiro.

Questo mi porta alla trama del gioco. Dopo che Kratos si indebita con il Dio della Guerra Ares, questo vuole rendere Kratos la macchina da combattimento perfetta. Anziché optare per i metodi di allenamento tradizionali, come uccidere le famiglie dei suoi nemici o gli stessi nemici, Ares fa in modo che Kratos attacchi la Grecia e uccida la sua stessa moglie e i suoi figli per sbaglio.

Kratos, anziché trasformarsi nel guerriero che voleva Ares, si ribella al dio e giura di combatterlo.

La trama è questa: pazza, insana, intensa e malamente eseguita per sentirsene davvero parte. Di sicuro, una trama del genere avrebbe provocato anche gli altri a tentare di uccidere Ares o quantomeno a sentirsi furiosi con lui.

D’altra parte, mi ha fatto venire voglia di giocare a un videogioco più realistico, come Grand Theft Auto, piuttosto che a uno dove qualcuno ti ha fatto uccidere la tua famiglia, per trasformarti nella persona che voleva diventassi. Questo non ha senso per me.

Conosco un sacco di altre persone che amano questo gioco, ma non mi piace affatto quando non riesco a vedere quello che sto facendo, a causa delle angolature della telecamera o devo raddoppiare le mani sul controller a causa della posizione dei pulsanti.

Aggiungete i due problemi maggiori, Kratos e la trama assurda, e God of War diventa la peggior saga di videogiochi a cui abbia mai giocato.

Dopo aver scritto questa recensione su God of War, credo che chiamerò il dentista, per fissare un appuntamento.